venerdì 27 ottobre alle ore 20 PIATTO UNICO
e alle 21,15 LA PRATICA DELLA COMUNITA’
DI STORIA VIVENTE
incontro con Marirì Martinengo
“…per essere totalmente e veramente umana la storia dovrà scendere fin nei luoghi più segreti dell’essere fino a quelli che la nostra lingua con tanta bellezza denomina las entranas, le viscere; le viscere sono la parte meno visibile, non semplicemente perché non lo sono, ma perché fanno resistenza a diventarlo. E le viscere sono la sede dei sentimenti… Il sentire ci costituisce più di qualsiasi altra delle funzioni… psichiche. Potremmo dire che le altre le possediamo, mentre il sentire lo siamo (Maria Zambrano, Per una storia della pietà, , in aut aut,279, 1887, pp.63-69)”. Le parole della filosofa spagnola Marìa Zambrano ispirano la pratica della Comunità di storia vivente, che consiste nell’interrogare il segreto sentire di ognuna – alla presenza e partecipazione di tutte - fino a farlo emergere, tradurlo quindi in parola e infine in scrittura, sempre con attenzione alla sua contestualizzazione nel tempo in cui si è verificato e si è strutturato. Gli obiettivi della pratica sono il raggiungimento da parte di ciascuna di una soggettività più libera e di immettere le donne, con la loro storia, nella storia.
Marirì è una nostra amica di Milano, delle Libreria delle donne e in Galleria aveva presentato i suoi libri sulle Trovatore e La signora del monte.
Prenotate per il piatto entro giovedì alle 12
Scritto in serate