parole su parole

Febbraio 2003

Luisa Bistondi e Gabriella Montone

“DELITTO PER DILETTO

Viaggio nei territori delle storie gialle”

Nel maggio 1997 si è svolta, nella Galleria delle Donne, una serata, “Delitti per diletto: viaggio nelle storie gialle”, strutturata come una delle conversazioni sulle nostre letture: volevamo condividere con le amiche presenti la nostra passione per questo genere letterario, analizzandolo ed esplorando le ragioni per cui leggiamo le storie gialle, l’attrazione per questo tipo di testi, ricostruendo i nostri percorsi di lettura in compagnia delle nostre autrici preferite.

In seguito la serata è stata riproposta nel mese di novembre a Bologna presso la Libreria delle Donne.

I testi che seguono, che riprendono parzialmente gli appunti per quella serata, ci portano nei nostri “luoghi della notte”, negli spazi che più ci inquietano e affascinano.

Febbraio 2003


Gabriella Montone, Luisa Bistondi, Caterina Furchì

“FINESTRA SULLA LETTURA – Un laboratorio in Galleria

In questa pubblicazione le tre autrici raccontano come è nato il Gruppo di Lettura nella Galleria delle Donne.

Scrive Gabriella Montone: “Negli incontri del laboratorio (sette partecipanti, un paio d’ore alla settimana) siamo partite dal, e abbiamo lavorato proprio sul presupposto che per nessuna di noi leggere è un’attività come è un’altra, un hobby, un piacere isolato, ma qualcosa di molto più importante, un qualcosa che tocca e vivifica delle fortissime esigenze più o meno consapevoli.

Trovare il modo di comunicare i percorsi personali è stata una sfida interessante, perchè leggere è un piacere solitario, quasi per definizione, invece fare un laboratorio vuol dire disponibilità ad esibirsi  e a donare aspetti privati di sè, quindi va in senso contrario a quello che sembrerebbe essere un’esigenza della lettura, la garanzia della segretezza. ……..

Febbraio 2003

Marie Therese Giraud, Luisa Bistondi, Gabriella Montone

“COLETTE DALLA PARTE DELLE DONNE”

Colette ritratta attraverso le sue opere e le sue protagoniste:

“Colette dalla parte delle donne” di Marie Therese Giraud

“La cartella viola” di Luisa Bistondi

Aprile 2003

Luisa Bistondi e Gabriella Montone

“SPECIE DI SPAZI”

Cartografie sentimentali dei nostri luoghi più amati:libri, giardini, arcipelaghi, soffitte….

Scrive Luisa Bistondi:

I luoghi e i nomi dei luoghi. Un desiderio ambivalente mi attraversa: volerli descrivere con scientifica precisione o lasciarli galleggiare nell’ovattata nebbia dell’oblio. I luoghi e la descrizione dei propri luoghi. I luoghi e la lettura, i luoghi della lettura, come poter descrivere questi spazi reali come la vita, e nello stesso tempo così intimi, soggettivi e impalpabili? …….

Scrive Gabriella Montone:

Forse tutto dipende dal fatto che da bambina avevo un grande giardino. Chi l’ha visto – oggi – mi dice che non era poi così grande, ma per me ancora adesso è “il grande giardino” non solo grande, ma vasto e sinuoso, perfetto con tutti i suoi tanti angoli….

Gennaio 2005

Marie Therese Giraud

“GEORGE SAND a proposito della creatività dell’arte, delle marmellate ed altro”

Da questo scritto ha preso spunto, a fine gennaio 2005 nella Galleria delle Donne, una serata dedicata a George Sand; un incontro a più voci per ricostruire il ritratto a tutto tondo di questa straordinaria figura di donna e scrittrice francese che Marie Therese Giraud ci restituisce in queste sue pagine.

Maggio 2005

Carla Bertola

“CHERE MADAME ”

Un carteggio immaginario tra l’autrice e Madame de Sévigné. Scrive Carla Bertola.

“Leggendo le lettere di Madame de Sevignè, ad un certo punto mi è venuto l’impulso di scriverle. Vero che le sue lettere non erano indirizzate a me (purtroppo non abbiamo fatto in tempo a conoscerci) tuttavia ho incominciato a commentare con lei quello che aveva scritto nel XVII secolo a sua figlia e agli innumerevoli amici e parenti. Mi ha appassionata soprattutto la relazione Marquise de Sevignè “la madre” – Comtesse de Grignan “la figlia” – Pauline “la nipote”, relazione pervasa da amore eccessivo, insofferenza, rabbia. Io parteggio per lei, la Marquise. Anche se le mie lettere possono sembrare irriverenti vogliono solo esprimere la mia ammirazione per la sua straordinaria testimonianza. sono un abbraccio a lei e alle preziose di tutti i tempi.”

Maggio 2005

Gabriella Montone

“BARBARA PYM – Il luccichio dell’ironia”

Barbara Pym nasce nel 1913 in un villaggio della provincia inglese.Dopo gli studi a Oxford, lavora per molti anni come segretaria di redazione all’Istituto Internazionale Africano a Londra. Pubblica il suo primo romanzo, Some Tame Gazelle (Qualcuno da amare) nel 1950. Da quel momento in poi, ad intervalli regolari, ne pubblica altri sei fino al 1961, riscuotendo un buon successo. Dal ’63 però i suoi romanzi cominciano ad essere giudicati dagli editori “poco moderni” e perciò vengono rifiutati……

Nel 1977 torna finalmente a pubblicare, quando, grazie alla segnalazione di alcune personalità della cultura che la indicano come lo “scrittore” più sottovalutato del secolo, diventa un caso e successivamente famosa come mai prima.

Muore a sessantasei anni, nel 1980. Alcune opere sono state pubblicate postume.

In Italia la fortuna di Barbara Pym inizia nell’85 quando la casa editrice La Tartaruga inizia a pubblicare regolarmente i suoi romanzi, a partire da Donne eccellenti.

I romanzi di cui si parla in queste pagine, Crampton Hodnet e Se una dolce colomba, sono stati pubblicati, il primo postumo nel 1985, il secondo nel ’78.


Settembre 2006

Grazia Corrente

“ANITA BROOKNER – Lezioni di solitudine”

L’incontro con Anita Brookner è avvenuto grazie alla relazione con le donne del gruppo di lettura della Galleria. Avevo sentito parlare di lei che trattava i temi dell’analisi interiore e dei sentimenti, delle ambiguità e della solitudine.

Mi sono avvicinata alla sua opera con il desiderio di entrare nel suo mondo, cogliere le risonanze che motivi quali la lettura e la scrittura, l’estraneità, la solitudine potevano avere. Ho trovato un mondo di donne sole da cui emerge una realtà interiore complessa, ambigua, a volte contraddittoria.

Un continuo cambiamento di tempi esprime un itinerario personale che tocca la profondità di uno spazio in cui passato, presente e futuro coesistono.

Anita Brookner nasce a Londra nel 1928 da genitori ebrei polacchi desiderosi di raggiungere una completa integrazione nella società inglese, tanto da cambiare il loro cognome da Brukner in Brookner. Proprio questo cambiamento, che Anita criticherà, si delinea come cifra emblematica della sua esistenza; anche se diventerà storica dell’arte, farà una brillante carriera accademica e avrà inoltre successo come scrittrice, sarà sempre presente in lei il senso di un esilio permanente, di spaesamento di fronte alla realtà.

Marzo 2008

Martedì alle cinque – Gruppo di lettura – LEGGERE AUTOBIOGRAFIE

Martedì alle cinque – Gruppo di lettura – SCRIVERE DI SE’ – NOMI

Scrivono nella premessa Luisa Bistondi e Gabriella Montone:

…..L’ultimo percorso, in ordine di tempo, in cui ci siamo messe in gioco e che ci ha coinvolte in un intenso lavorio, è stato quello  dedicato all’autobiografia. Ognuna di noi ha proposto, raccontato e indagato insieme alle altre, l’autobiografia di una donna, per dirne alcune: Agatha Christie, Eudora Welty, Margherita Hack, Rossana Rossanda, Karen Blixen.

Il primo frutto di questo denso lavoro di scambio e di dono è Leggere autobiografie che raccoglie le riflessioni scritte da alcune di noi sull’autobiografia e sul perchè si leggono autobiografie e se sì, quali.

Scrivere di sè è il secondo frutto nato da queste riflessioni. Parlare e ragionare attorno alla vita delle “altre” ci ha spinte ad aprirci di più e a scrivere di noi in un modo particolare, partendo cioè dal nostro nome. Una scelta solo apparentemente legata al caso e al gioco, in realtà una vera e propria sfida, nata dal nostro desiderio di raccontarci rimanendo all’interno del circolo virtuoso di sguardi che nel tempo si è formato tra ognuna di noi, e tra noi e le scrittrici lette.

Martedìallecinque è un gruppo di lettura in cui si pratica la libertà del partire dal sè nel leggere e che si incontra nella Galleria delle Donne di Torino.

Ass. Sofonisba Anguissola

L’Associazione “Sofonisba Anguissola” che ha preso il nome di una pittrice cremonese del ’500, è stata fondata nel 1987 da un gruppo di donne di Torino impegnate sul terreno della pratica politica femminile e accomunate dalla passione per l’arte e dall’esercizio individuale di pratiche espressive. continua