venerdì 28 febbraio 2025

alle ore 21,15  mostra  

                              Lasciar andare

Immagini, pittura e ceramica, di Francesca Volponi e Monica Fanoli,

testo di Emanuela Maroccini

 

La vita ci pone spesso davanti alla scelta, o alla necessità, di lasciar andare, che siano piccole o grandi cose, persone, situazioni.

Possiamo chiederci se sono più le volte che abbiamo scelto o quelle in cui siamo state costrette a lasciar andare, se siamo arrivate a mollare all’ultimo, allo stremo delle nostre forze o ci siamo preparate consapevolmente e con un tempo a fare il salto dal noto all’ignoto.

Perché è questo il punto: lasciar andare comporta modificare, più o meno profondamente il nostro stato di vita, qualcuno direbbe la “zona di comfort” (un po’ abusato, eppure vero), dire basta a ciò che si conosce anche troppo bene e accettare di andare verso l’ignoto o il poco noto.

Lasciar andare può comportare attraversare il dolore, lasciare che ci attraversi e si sciolga in malinconia di ciò o di chi non c’è più, la malinconia non strizza il cuore a tradimento, lo culla dolcemente con i ricordi.

Lasciar andare è una possibilità di rinascita, di ritrovarsi. Spesso lasciamo andare via situazioni che ci assorbivano completamente, corpo, anima e pensiero, e così facciamo spazio al “sentirci” di nuovo: ciò che emerge può stupirci, perché non siamo più abituate a confrontarci solo con noi stesse e a dover rispondere solo di ciò che desideriamo per la nostra vita.

Riappropriarci di noi stesse e delle nostre aspirazioni può partire anche dal ritrovare il contatto basico con il corpo, sentire il respiro che lo attraversa, prestare attenzione a come il calore aumenta col movimento, al battito del cuore.

Può l’espressione artistica esserci di supporto nei processi trasformativi che seguono un “lasciar andare” e fare da ponte tra mente, corpo ed emozioni?

Nella serata, Emanuela, Francesca e Monica, vi coinvolgeranno in una performance multiforme che muoverà da questo interrogativo per dare alcuni spunti di riflessione e osservare insieme come i cambiamenti siano tangibili.

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Ass. Sofonisba Anguissola

L’Associazione “Sofonisba Anguissola” che ha preso il nome di una pittrice cremonese del ’500, è stata fondata nel 1987 da un gruppo di donne di Torino impegnate sul terreno della pratica politica femminile e accomunate dalla passione per l’arte e dall’esercizio individuale di pratiche espressive. continua