Venerdì 10 novembre

alle 21,15                           Il filo del discorso

                          evento di chiusura della mostra per immagini e parole

                                 di Francesca Volponi ed Emanuela Maroccini

 

La mostra raccoglie un libro realizzatoinsieme, alcuni dipinti di Francesca e alcuni pensieri di Emanuela.

Ci unisce un lungo percorso di formazione nella tecnica di benessere psico-fisico Rio Abierto, grazie al quale tutto è nato e che ha influito sul nostro modo di lavorare.

Il titolo della mostra è anche il titolo del libro perché ci siamo rese conto che molto di quello che appare nelle nostre vite, nei dipinti, nelle parole, nei suoni si dipana in qualche maniera in fili, legami, intrecci che ci portano a pensare a una tessitura, a un ricamo.

Abbiamo iniziato a riflettere sulla qualità della nostra comunicazione e pensando al ricamo ci siamo chieste se stessimo usando il filo giusto e il colore giusto per la situazione in cui eravamo coinvolte. La tonalità e lo spessore del filo era giusta per la persona che avevo di fronte? Per farci capire? Davamo la giusta pausa di ascolto?

I fili sono le parole che si intrecciano a formare un testo più o meno armonioso, scorrevole, a volte non sono quelle giusti, a volte non si presentano affatto, e il foglio rimane bianco, vuoto: ma anche dal vuoto possiamo cogliere un messaggio, l’assenza può essere necessaria quanto la presenza, a volte.

Pensiamo quanto sia difficile ma importante accogliere senza pregiudizio e senza paura il filo del discorso dell’altro, e anzi di lasciar andare i fili, che ne sanno più di noi, verso la creazione di reti, aprendo nuove possibilità di ponti e condivisioni come un segno tangibile delle possibilità infinite insite nei rapporti umani.

Le tavole che accompagnano il libro sono state realizzate con la tecnica del monotipo utilizzando i colori a olio e l’inchiostro. Dipingo su vetro, plexiglass o legno stendendo il colore strato sopra strato ma anche togliendolo e lasciando che lo spazio che nasce porti a una trasformazione del dipinto che prende vita attraverso tracce e intersezioni colorate. Tutto questo nasce in accordo con il movimento del corpo e l’ascolto delle emozioni presenti.

Nell’incontro di venerdì vi proporremo una dimostrazione di come nasce il monotipo e di come segni e colori si traducano in parole.

 

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Ass. Sofonisba Anguissola

L’Associazione “Sofonisba Anguissola” che ha preso il nome di una pittrice cremonese del ’500, è stata fondata nel 1987 da un gruppo di donne di Torino impegnate sul terreno della pratica politica femminile e accomunate dalla passione per l’arte e dall’esercizio individuale di pratiche espressive. continua