venerdì 22 aprile la galleria sarà chiusa. Buona Pasqua a tutte!
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LA SIGNORA DEL MONTE
ricordi e storie di Monforte d’Alba
di Marirì Martinengo, a cura di Silvia Ramasso edizioni Neos
“… sua arcaicità remota è una pietra tersa,inserita fra gli anelli della lunga catena della vita, pietra sulla quale sono scolpite le immagini, le impressioni, le emozioni del periodo che si stende all’incirca dalla fine degli anni Trenta alla fine degli anni Quaranta del ventesimo secolo.E a quella serenità immota guardo ed attingo. Ma, mentre scrivo, mi pongo delle domande: perché proprio quel tempo? perché proprio Monforte? Che cosa successe allora in quel paesino medievale? E scrivendo, ho capito a poco a poco le ragioni che mi hanno spinto a ripescare in particolare quegli anni. Vi si verificò un transito, un passaggio, la “rottura” del tempo…”
Marirì Martinengo, nostra cara amica ( l’anno scorso ha partecipato al ciclo Libere e libertine), fa parte della Libreria delle donne di Milano e dopo anni di pratica e scrittura in area pedagogica e storiografica, il suo ultimo libro La voce del silenzio – racconto di storia vivente – ha segnato una svolta nella sua ricerca; in seguito, sulle premesse di questo, ha fondato insieme ad altre, a Milano, nel 2007, il Gruppo di Storia Vivente, che, attraverso un approfondimento e una discussione in presenza, si propone di arrivare ad una scrittura femminile della storia, a partire radicalmente da sé. Seguendo l’esempio di Maria Zambrano, il Gruppo vede nella memoria e nella lettura attenta della propria interiorità, il documento fondamentale ed essenziale per “fare storia”
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la galleria è aperta per incontrarci e fare due chiacchiere e anche per rivedere alcuni corti del festival organizzato nel 2008.
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BLONDE…E DIO CREO’ IL CANE di Renata Allio.
“Uomini e cani si parlano. Da sempre. Qui i cani parlano o ascoltano. Raccontano o sono raccontati. Sono cani di ieri e cani di oggi. Alcuni sono realmente esistiti altri no. Confidenti, amici, testimoni, compagni di strada di donne e di uomini, hanno condiviso con loro solitudini, speranze, allegria, dolori”.
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BUFFET SPECIALE PER FESTEGGIARE INSIEME L’8 MARZO
Con piccoli intermezzi di cabaret, con la partecipazione di Silvana Strocco, Milli Toja e altre interessanti ospiti.
Prenotate entro mercoledì 9 marzo
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Cristina Bracchi parla di
IL LABORATORIO DI SCRITTURA DELLE ITALIANE NEL SETTECENTO
“Verso la fine del Settecento avvenne un mutamento il quale, se io dovessi riscrivere la storia, mi sembrerebbe più importante che le Crociate o le Guerre delle due Rose, e meritevole di una più particolareggiata descrizione. La donna di classe media cominciò a scrivere.” Prendendo spunto dal discorso critico che fa Virginia Woolf nel saggio Una stanza tutta per sé, propongo gli scenari di scrittura e le genealogie letterarie di donne che si delineano nella penisola italiana, con letture e sviluppo di questioni artistiche e critiche.
(Le presenti pensino ad un’opera d’autrice del Novecento italiano da proporre al dibattito, per dialogare insieme sulle linee di tradizione aperte nel Settecento e che si ritrovano nella letteratura dei secoli successivi).
Il ciclo Libere e libertine, a cura di Mariangela Pastorello, intende restituire non storie di donne illustri, non biografie di sante o di regine, non storie di vittime passive o di eroine in lotta. L’intento è piuttosto di illuminare questa o quella figura del passato,reale o immaginaria, che può anche essere una figura collettiva, che ci rimanda a scelte di indipendenza e libertà femminili.
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LA POESIA SALVA LA VITA
incontro con Grazia Frisina a cura di Gabriella Montone
Nella nostra vita quotidiana, spesso dispersiva e affannata, che spazio può avere la poesia? Poca o nessuna, verrebbe da rispondere. Eppure proprio perché siamo “troppo” immerse nella vita, ne abbiamo un gran bisogno; forse proprio la poesia può aiutarci a trovare la giusta distanza e a trasformare il nostro modo di guardare il mondo, liberandoci da idee e parole precostituite.
Dell’importanza della poesia e dei suoi scritti parleremo con Grazia Frisina, poeta della raccolta Dell’ imperfetto sentire e autrice del romanzo A passi incerti che mette al centro Emilia, che proprio “grazie alla poesia riuscirà a sollevarsi per tornare a camminare con le proprie gambe…”
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AD OGNI PIATTO IL SUO RITRATTO
Installazione di Sandra Baruzzi
“…Sandra gioca a fare i piatti; gli ingredienti principali sono la Baruzzi bambina, il suo divertimento, la sua gioia creativa, la sua passione e il suo trasporto: i piatti diventano facce e allora da piatti da portata si trasformano in piatti-ritratti…”
Nel corso della serata Sandra ci parlerà inoltre del suo lavoro artistico descrivendoci le varie tecniche e tecnologie di lavorazione della ceramica da lei usata.
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Milli Toja e Silvana Strocco ci parlano di
ARTEMISIA GENTILESCHI OVVERO L’ALLEGORIA DELLA
PITTURA
Artemisia Gentileschi donna e artista. Attraverso l’analisi della sua vasta produzione, dalla prima opera conosciuta Susanna e i vecchioni, al tardo Autoritratto come allegoria della pittura, cercheremo di raccontarvi la sua singolare vita che la vede protagonista celeberrima della storia dell’arte: la prima artista donna che non rappresenta, negli autoritratti, se stessa come “gentildonna”, bensì come l’atto stesso del dipingere.Il ciclo Libere e libertine, a cura di Mariangela Pastorello, intende restituire non storie di donne illustri, non biografie di sante o di regine, non storie di vittime passive o di eroine in lotta. L’intento è piuttosto di illuminare questa o quella figura del passato,reale o immaginaria, che può anche essere una figura collettiva, che ci rimanda a scelte di indipendenza e libertà femminili.
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PAROLA NOMADE
Conversazione con Jasmina Tešanović a cura di Gabriella Montone e Vesna Šcepanović
Jasmina è scrittrice, giornalista, traduttrice, regista, autrice molto attiva sul web, è originaria di Belgrado, ma si sente “senza cittadinanza, esule e clandestina insieme… apolide e al contempo cosmopolita,” cresciuta in tre lingue, serbo, inglese, italiano”. La sua è una parola davvero nomade che attraversa i confini del genere e dei mezzi di comunicazione e che migra da una lingua all’altra come lei nei suoi continui spostamenti tra Europa e Stati Uniti. Parleremo della sua esperienza di scrittura anche attraverso alcuni dei suoi lavori, Normalità: operetta morale di un’idiota politica, Processo agli Scorpioni, Nefertiti …
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L’Associazione “Sofonisba Anguissola” che ha preso il nome di una pittrice cremonese del ’500, è stata fondata nel 1987 da un gruppo di donne di Torino impegnate sul terreno della pratica politica femminile e accomunate dalla passione per l’arte e dall’esercizio individuale di pratiche espressive. continua